Nel definire i colori per i cinque scenari, sono partita dai tre che avevo già associato alle parti del paradigma; assegnando ai colori oltre che una componente estetica, anche l’esternazione di sensazioni, ho formulato dai tre iniziali, una nuova associazione che mi fornisse altri colori in grado di descrivere anche a livello sensoriale, una gamma cromatica soddisfacente, ovvero, che potesse comprendere in poche toni una quasi totalità.
Dunque arbitrariamente ho associato al blu dell’unione-separazione, una gamma che andando dal bianco al nero comprendesse tutti quei colori freddi quali i viola, i grigi, gli azzurri ecc.;
al rosso dell’apparente immobilismo ho associato il giallo del girasole ritenendo che tali due colori ricoprissero le tonalità più calde, dal giallo, arancio, marrone ecc.;
"T’amo come la pianta che non fiorisce e reca
dentro di sé, nascosta, la luce di quei fiori;(…)"
Neruda
Infine, al verde del rampicante ho associato la libertà di tutti i colori proprio per il suo carattere dinamico.
La questione sensoriale subentra in un’ulteriore associazione: ho legato ciascun colore ad un momento del giorno, così da sintetizzare in cinque momenti la vastità di tempo e stati d’animo. La scansione giornaliera può, più complessamente, rappresentare, metaforicamente, tempi più lunghi, come un anno ( le stagioni), come una vita intera, così come tali associazioni sono altrettanto metaforiche di stati d’animo in momenti precisi nello spazio e nel tempo, che possono anche ripetersi, ma senza essere mai gi stessi. Così i cinque colori sono diventati cinque momenti e i cinque scenari hanno assunto un colore in base alla propria data di nascita.
L'alba
Mezzogiorno Il tramonto L'imbrunire La notte